Istruzioni per diventare fascisti
LETTURE DIVERGENTI
10/4/20242 min read
Di cosa tratta quest'opera?
In un gioco di ribaltamento e ironia, questo breve scritto è un vero e proprio manuale per trovare e confortare lə giovane fascista che è in ognunə di noi: anche le menti più democratiche sanno infatti che la democrazia è un metodo di governo difettoso, costoso e dispersivo.
Quest’opera destabilizza fin dal titolo e, senza voler reclutare nuovə fascistə, individua piuttosto tutti gli elementi che costituiscono il metodo fascista, cosicché sia riconoscibile, e quindi, evitabile.
Perché leggere Istruzioni per diventare fascisti?
Lettura scorrevole e chiara
Di strettissima attualità per un periodo storico che vede le destre in continua ascesa nei consensi politici di Italia ed Europa
Nella sua apparente logica, che è in realtà propaganda, il fascismo può sempre attecchire in chiunque, e il test conclusivo - il Fascistometro - è lì a dimostrarlo.
Michela Murgia riprende alcune delle caratteristiche fondamentali dei regimi totalitari, riscontrabili nel metodo fascista:
il culto del capo carismatico che, diversamente dal leader, impone la propria guida alle masse
l’individuazione di un nemico, sul quale il regime fa ricadere le colpe per le crisi sociali, economiche e politiche del Paese
la banalizzazione del discorso politico, fulcro della propaganda
il populismo che anche oggi è alla base della retorica politica
“Quelle che seguono sono quindi istruzioni di metodo e in particolare istruzioni di linguaggio, l'infrastruttura culturale più manipolabile che abbiamo. [...] Le parole generano comportamenti e chi controlla le parole controlla i comportamenti.
E' da lì, dai nomi che diamo alle cose e da come le raccontiamo, che il fascismo può affrontare la sfida di tornare contempo-raneo. Se riusciamo a convincere un democratico al giorno a usare una parola che gli abbiamo dato noi, quella sfida possiamo vincerla. E vinceremo.”
Se la democrazia s’impegna a semplificare le questioni d’interesse pubblico, affinchè tuttə abbiano la possibilità di capire e partecipare alla discussione, il fascismo è l’artefice indiscusso della banalizzazione.
Il metodo fascista elimina l’essenziale e lascia il superfluo, cosicché tuttə possano parlare senza avere particolare cognizione dell’oggetto della conversazione, senza dimenticare che “la migliore delle banalizzazioni strategiche è dare al popolo un nemico da incolpare.”
Murgia provoca chi legge, portando a riflettere su quanto il fascismo permei la nostra società: dal programma amministrativo di un paesino di montagna che promette di assegnare le case “alle giovani coppie perché la famiglia tradizionale è il fondamento della nostra società”, agli emendamenti dell’attuale governo che minano all’autodeterminazione deə singolə, fino ai discorsi con amicə e parenti al bar.
“Non tutto è fascismo, ma il fascismo ha la fantastica capacità, se non vigiliamo costantemente, di contaminare tutto.”

